venerdì 11 ottobre 2013

Exky: come rivalutare l'insalata :)


E' da parecchio tempo che non scrivo una recensione gastronomica. Non mi sento affatto un critico del Gambero Rosso ... quindi non critico quasi mai, mi limito a recensire solo le cose che mi piacciono :)
E' la volta di Exky, catena di self-service bio di origine belga, con sedi a Milano, Torino e svariate altre città europee. Conoscevo questo marchio solo per fama, ma da qualche mese a questa parte ho cominciato a frequentare la sede di Via Pietro Micca in maniera piuttosto assidua (complici i ticket restaurant e gli straordinari a lavoro, che sottraggono tempo e voglia alla preparazione serale del pasto da portare in ufficio).
I locali sono ampi, luminosi e pulitissimi. Nell'ora di punta (12-14) è piuttosto affollato, ma la numerosità dei posti a sedere (ci sono due piani) sopperisce adeguatamente.
Il personale è gentilissimo ed efficiente, mentre i prezzi, in rapporto ad altri self-service, si collocano su fascia medio-alta, ma sono motivati dall'elevata qualità del cibo. La maggior parte dei piatti contengono verdure sia cotte che crude, perciò è facile valutarne la qualità: tutto fresco, croccante e saporito. Io vado matta soprattutto per le torte salate e le insalate a base di cous cous, verdure, carne o pesce, spezie. La mia preferita è la Moorea, insalata di cous cous, nocciole, limone, menta fresca, pollo grigliato ed erbe di provenza. Davvero eccezionale!
La scelta di dolci e dessert è abbastanza ampia, nel banco frigo si trovano anche yogurt, succhi, bevande e prodotti particolari. 
Da qualche settimana utilizzo la Exky card, che mi consente di caricare preventivamente somme di denaro o ticket restaurant, utilizzando poi la carta per pagare i pasti. Più rilevante è la somma versata, più alto è lo sconto di cui si gode.

domenica 6 ottobre 2013

Sacher senza glutine: versione classica e con cioccolato bianco


La scorsa settimana ho festeggiato il mio compleanno. Trenta ... so' vecchia. Per citare un noto filosofo contemporaneo (Pagine Perse), in attesa di capire se stagiono come il vino o come le mozzarelle, mi sento di chiudere in positivo il bilancio dell'anno appena trascorso:

  • Sono andata via di casa ed ho firmato il mio primo contratto d'affitto. E, a 365 giorni di distanza, ancora non mi hanno sfrattata. 
  • Ho ottenuto un contratto lavorativo semi-stabile (un'ebbrezza che, almeno una volta nella vita, è bello provare). Ben lungi dal potermi ritenere lavorativamente soddisfatta, è comunque un passo avanti rispetto ai millemila contratti occasionali, a progetto e quant'altro. 
  • Ho superato l'Esame di Stato per l'abilitazione da psicologo. Volendo potrei pagare la tassa d'iscrizione all'Albo ed esercitare nello scantinato di casa in tutta legalità. Sfortunatamente al momento non possiedo uno scantinato e pare pure che gli psicologi non vadano per la maggiore.
  • Ho smesso di fumare. Al milionesimo tentativo, ma questo è un dettaglio.
  • Mi sono iscritta al corso di illustrazione.
  • Anche quest'anno ho portato a termine il proposito di visitare una capitale. 
E poi boh, ho perso definitivamente per strada alcuni amici, trovandone di nuovi; ho sviluppato inedite dipendenze (Breaking Bad e Ratman per citarne un paio); ho scoperto la torta Pavolva; ho cambiato taglio e colore dei capelli (il mio avatar a fumetti ne risentirà un po').

Dove c'è un compleanno, in genere c'è anche una torta, due meglio ancora. Per l'occasione ho sperimentato la ricetta della sacher proposta da Misya. Ho realizzato la versione classica attenendomi rigorosamente alle indicazioni fornite, ma sostituendo alla farina di grano quella di riso e scegliendo del cioccolato senza glutine, ottenendo così una sacher gluten free. Oltre alla decorazione in rilievo, ho utilizzato delle roselline commestibili, ed il risultato mi ha soddisfatta.
Presa dall'entusiasmo, ho provato a realizzare una seconda versione della torta usando il cioccolato bianco. Cioccolato nell'impasto e nella glassatura, marmellata di lamponi anziché albicocche (lamponi e cioccolato bianco è uno dei miei abbinamenti preferiti!), un sacco di lamponi e mirtilli per decorare. In questa seconda torta, la glassa non ha formato uno strato coprente, probabilmente avrei dovuto esagerare con il cioccolato o, in alternativa, aggiungere altri ingredienti (zucchero a velo, panna, ecc...). Tuttavia volevo qualcosa che resistesse fuori dal frigo e non fosse stucchevole.

Per comodità, riporto il procedimento valido per entrambe le versioni, per una tortiera di circa 24 cm di diametro:

Fate sciogliere a bagnomaria circa 120 gr. di cioccolato (nella ricetta originale sono 160). In una ciotola, nel frattempo, preparate una crema lavorando con la forchetta 150 gr. di burro morbido, 150 di zucchero ed una bustina di vanillina. Incorportate poi, uno alla volta, sei tuorli d'uovo. Aggiungete quindi il cioccolato che avete sciolto (dev'essere tiepido, non bollente!). Unite quindi 100 gr. di farina (se potete, setacciatela prima), una bustina di lievito per dolci, 50 gr. di fecola di patate ed un pizzico di bicarbonato. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, unite sei albumi montati a neve molto ferma ed incorporateli con una palettina, dal basso verso l'alto (per incamerare aria e non "smontare" il composto). Trasferite in una teglia ben imburrata e/o rivestita di carta da forno ed infornate a 180 gradi per 30-35 minuti (col mio "efficientissimo" forno Ikea ce ne ho messi quasi 40).

Quando la torta sarà fredda, toglietela dallo stampo e sistematela su di un piano spazioso. Tagliatela in due e farcitela con la marmellata, lavorata nel seguente modo: ne fate sciogliere circa 100 gr in un pentolino, la filtrate (io non l'ho fatto, mi piacciono i pezzetti di frutta :P) e la riscaldate unendo 50 ml d'acqua.

Ricomposta la torta, sistematela su di una gratella e glassatela. Per la glassa, preparate uno sciroppo con 150 ml d'acqua e 150 gr. di zucchero. Scaldate a fuoco basso, unendo 300 gr. del cioccolato scelto. Cuocete mescolando quasi di continuo fino ad ottenere una crema densa (io ci ho impiegato più di dieci minuti). Rovesciatela sulla torta e distribuitela aiutandovi con una spatola. Fatela poi inurire qualche ora all'aria e traferite in frigo (consiglio di preparare la torta il giorno prima e far riposare la notte intera).

Decorate a piacere.





Nel complesso, è stato un successo inaspettato ... ma ci vorranno anni per smaltire!!!