mercoledì 20 febbraio 2013

Vellutata di carote viola (purple velvet:)


Ma voi siete sicuri di conoscere l'aspetto del cibo che consumate tutti i giorni? Io credevo di sì, mi sentivo superiore guardando programmi come quelli di Jamie Oliver dove cuochi sparuti fuggiti dal freddo Nord fanno irruzione nelle nostre scuole elementari e si sconvolgono perché i bambini riconoscono senza particolari problemi gli ortaggi e la frutta più disparata.
Poi mi sono imbattuta nelle carote viola. Lì per lì ho creduto si trattasse di una sorta di esperimento di laboratorio. Andando in giro per (food)blog e leggendo di food blogger che utilizzavano abitualmente carote viola per i loro piatti, ho in seguito accettato che potessero essere una varietà già presente in natura. Quello che ancora non sapevo è che il viola è per la carota un colore ben più naturale che l'arancio acceso a cui siamo abituati. Si narra che il colore arancio sia stato conferito a questi ortaggi dall'uomo a partire dal diciassettesimo secolo, quando gli orticoltori olandesi decisero di rendere omaggio alla famiglia reale d'Olanda.
 
Fonte immagine: www.dietaland.com

Un paio di settimane fa ho fatto spesa di questo oramai particolare ortaggio: giusto quattro o cinque, senza la benché minima idea di come utilizzarle. Ma erano così carine ...
Alla fine ho trovato sul web la ricetta di una vellutata appetitosa e l'idea di una vellutata viola mi è subito piaciuta.

Ingredienti per 4 persone

2 patate d medie dimensioni tagliate a tocchetti
2 rametti di rosmarino
450 gr. di carote
1 gambo di sedano pulito
1/2 porro
brodo vegetale (circa 750 ml)
1/2 cipolla rossa non molto grande
olio d'oliva
burro (mezzo cucchiaino. solo per dare un po' di sapore)
sale e pepe

Ammorbidite la cipolla, il sedano e il porro affettati in pentola con il burro e circa tre cucchiai d'olio. Unite i tocchetti di patata, date una mescolata ed aggiungete anche le carote e il rosmarino. Fate insaporire, quindi diluite con il brodo e fate cuocere lentamente fino a che le verdure non saranno molto tenere (30-40 minuti ... provate a tagliarle con una forchetta e, se non incontrate resistenza, è il momento di spegnere il fuoco). Eliminate il rosmarino e frullate le verdure aggiungendo un cucchiaio di yogurt naturale.
Servite la vellutata calda.

Tutti dicono che non c'è differenza nel sapore fra queste carote e quelle arancioni. Io invece le ho trovate decisamente meno dolci rispetto alle altre, il ché ha contribuito a farmele piacere ancora di più. Se decidete di acquistarne e cucinarne qualcuna, vi consiglio vivamente di dotarvi di guanti in lattice, o i vostri polpastrelli somiglieranno per ore a mirtilli schiacciati (e secondo voi io potevo usare i guanti, disorganizzata come sono?).

La foto non è il massimo ... ma nemmeno la luce in casa, a mia discolpa :P

Are you sure to know the aspect of food that you usually eat? I thought to be prepared on this topic, I've never understood the surprise of famous english and american chefs who came to Italy and discovered that our children know the name of every vegetable and fruit. 
Then I've seen purple carrots. The first time, I thought that this product came from laboratories. When I've found that these carrots are totally naturals, I didn't know yet that purple is more natural than orange for a carrot (it seems that orange carrots were created as a gift for dutch royal family during the XVII century). 
Some week ago I've bought five purple carrots. I didn't have any particular idea ... but I love purple! 
I finally decided to cook a velvet.  

Ingredients for 4:


2 medium-sized potatoes cut into little pieces
2 sprigs of rosemary
450 gr. of purple carrots
1 stalk of celery
1/2 leek
vegetable broth (about 750 ml)
1/2 red onion, not too big
olive oil
butter (about 5 gr., just to give flavour)
salt and pepper


Soften onion, celery and leek sliced in a ​​pan with butter and olive oil. Add potatoes, carrots and rosemary. Let flavour for a couple of minutes, then dilute with the broth and simmer until vegetables are very tender (30-40 minutes ... try to cut them with a fork and, if you don't met resistance, they're ready!). Eliminate the rosemary sprigs, whip vegetables adding 1/2 tablespoon of natural yogurt.
Serve hot.

giovedì 14 febbraio 2013

Cena temeraria: zuppa di cipolle francese (french onion soup)


Negli ultimi giorni sono piuttosto insofferente: il lavoro mi annoia da morire, ho pochissimo tempo libero e, come se non bastasse, mi sono beccata l'influenza. Non mi ammalavo da prima che inventassero i vaccini, credo! In più qui a casa è tutto uno sbuffare e trapanare e sbuffare continuo. Uff! 
L'ideale sarebbe un bel viaggio, un lungo viaggio in un altro Paese: doversi cimentare con una lingua e con usanze diverse, vedere cose nuove, scattare milioni di fotografie. Al momento mi accontento di sognare, sperando che un colpo di testa non mi porti a riempire una valigia e volarmene chissà dove. E per rendere il sogno un po' più verosimile, ho deciso di cimentarmi nella preparazione di un piatto capace di ricordarmi la città che in assoluto amo di più: Paris.


Ingredienti per 2 persone:

225 gr. di cipolle dorate affettate sottilmente
35 gr. di burro
2 cucchiai d'olio d'oliva
100 ml di vino bianco secco
750 ml di brodo scuro di manzo o vitello (qui la ricetta)
1 mazzetto di erbe aromatiche
1 cucchiaino di zucchero
sale, pepe
crostini di pane
gruyère grattuggiato (in alternativa, si può usare l'Emmental ... ma non sono la stessa cosa!)



Mettete sul fuoco una pentola con il burro e l'olio, facendovi ammorbidire le cipolle per circa 7 minuti. Aggiungete un cucchiaino di zucchero e proseguite la cottura per altri 7 minuti, o fino a che tutte le cipolle non siano morbide (non fatele dorare troppo!). Sfumate con il vino bianco e, successivamente, unite il brodo ed il mazzetto aromatico. Fate sobbollire a fuoco lento per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto ed aggiustando di sale e pepe verso fine cottura.


Eliminate il mazzetto di erbe e trasferite la zuppa in ciotoline adatte alla cottura in forno. Disponete sulla superficie della zuppa dei crostini di pane, spolverizzate con abbondante formaggio grattuggiato e passate il tutto al grill fino a che il formaggio non abbia creato una crosticina scura.



In this period I'm a little impatient: my job is boring, I've got little free time and this past week I've been ill :(
My perfect remedy would be a long travel in another Country: talking a different language, knowing different traditions, seeing new things and take a lot of photos.For the moment I just dream and I try to create a sort of lucid dream, cooking a plate that reminds me my favourite city: Paris.

Ingredients for 2:

225 gr. of golden onion thinly sliced
35 gr. of butter
1 tablespoon of olive oil
100 ml of white wine
750 ml of dark broth (here my recipe)
1 bouquet garni
1/2 teaspoon of sugar
salt, pepper
crostini bread
grated gruyère

Put onions in a pan with oil and butter and cook them for 7 minutes. Then, add sugar and complete the cooking for about 8 minutes (or until onions are soft). Add wine and let it reduce, then add broth and herbs.
Simmer for about 20 minutes, flavouring with salt and pepper.
Take out herbs and divide your soup into single-portion bowls suitable for oven.
Put crostini on the soup, sprinkle with plenty grated cheese and finish cooking under grill until cheese has formed a nice dark crust.

lunedì 11 febbraio 2013

Brodo scuro di vitello (homemade dark broth)


Fra i propositi per il 2013 (quelli che mi ero ripromessa di scrivere e che non ho mai scritto), c'era l'intenzione di impegnarmi più seriamente in cucina, alternando a ricette di tutti i giorni piatti un po' più elaborati, sfruttando ingredienti nuovi e, possibilmente, freschi. Per questo motivo ho deciso di preparare un vero brodo di carne con vere ossa di vitello e verdure. Un brodo scuro, per la precisione (che ho poi sfruttato per realizzare un'ottima zuppa francese, oggetto del prossimo post). Dicesi scuro per via del colore conferitogli dalla cuttura in forno, che precede la tradizionale cottura in acqua.

Per 1 litro di brodo:

500 gr. di ossa di vitello con il midollo
2 carote medie sbucciate
1/2 cipolla
1/2 porro
1 gambo di sedano
1 piccolo pomodoro o, in alternativa, un cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 mazzetto aromatico (rosmarino, salvia, prezzemolo, alloro, timo ... o quel che vi pare ;)
1,3 lt d'acqua
sale e pepe



Sciacquate le ossa di vitello sotto l'acqua, asciugatele e adagiatele in una teglia. Infornate a circa 220 gradi per 35-40 minuti, unendo le carote, la mezza cipolla, porro e sedano a metà cottura ed irrorando con mezzo bicchiere d'acqua per deglassare.
Al termine dei minuti, sfornate le ossa e le verdure, traferite in una pentola capiente, unite gli altri ingredienti, l'acqua, 1/2 cucchiaio di sale ed una spoleverata di pepe. Fate bollire per almeno un'oretta e mezza, schiumando di tanto in tanto.
Filtrate il brodo con un colino, strizzando bene le verdure per non sprecare liquido. Quando il brodo filtrato è ancora caldo, potete immergervi un foglio ripiegato di carta assorbente per raccogliere le goccioline di grasso formatesi in superficie.
Una volta che il brodo si sarà raffreddato potrete eliminare nuovamente la patina di grasso con la schiumarola.

Questo brodo è perfetto come base per salse scure, consommé, con verdure e carni rosse.



In my list of purposes for 2013 there is the intention to try new recipes and elaborated plates using fresh ingredients. So, I've decided to prepare the dark broth (used for a delicious french soup ... the topic of my next post). "Dark" 'cause its intense color is due to the kiln firing that precedes the traditional cooking.

Ingredients for 1 lt 

500 gr. of veal bones with medulla
2 peeled carrots
1/2 onion
1/2 leek
1 stalk of celery
1 little tomato or 1 tablespoon of tomato paste
a bouquet garni (rosmary, sage, thyme, bay leaves, etc ...)
1,3 lt of water
salt and pepper

Rinse and dry veal bones, place them in a baking dish and cook in oven for 35-40 minutes (after 20 minutes, add carrots, onion, leek, celery and 1 dl of water to deglaze).
Put bones and vegetables in a large pot, add tomato, herbs, water, 2 teaspoons of salt and a pinch of pepper. Cook for about 1,5 hour at least. 
Strain the broth and, when it's still warm, you can dunk a folded sheet of blotting paper to pick up fat drops on the surface. 
When your broth will be cold, you can remove again the fat layer using a skimmer.

This broth is perfect for brown sauces, consommées, with vegetables and red meat.

sabato 9 febbraio 2013

Smart Mistakes: mezze penne con noci, gamberetti e curry

Se qualcuno dovesse chiedermi di citare uno dei difetti che più mi rappresentano, mi definirei anzitutto una persona distratta: ogni mattina, prima di uscire di casa, spendo dieci minuti buoni a cercare le chiavi della macchina, il badge dell'ufficio, il lettore Mp3, il contenitore del pranzo. Almeno una volta nella vita sono uscita in ciabatte e sono riuscita a dimenticare per un intero week-end la mia auto sotto casa di un amico, credendo fosse stata rubata.
Alla luce di tutto ciò, si può solo immaginare cosa sia per me fare l'inventario della spesa: quando non lascio direttamente a casa la lista, finisco a compilarla solo parzialmente o a consultarla in modo superficiale. Così per dire che ieri ero proprio convinta di avercela la panna da cucina. E allora dai, dopo pranzi a base di insalata verde e minestre acquose per cena, facciamocelo 'sto piatto di pasta panna e gamberetti. La pasta era già in pentola, ma di panna in dispensa neppure l'ombra. Niente panico, scatta il ripiego creativo ...

Ingredienti per 2 persone:

160 gr. di mezze penne
5 grosse noci sgusciate e tritate
1/2 scalogno
circa 50 gr. di gamberetti sbollentati
un uovo
curry indiano
olio d'oliva, sale, pepe

Fate soffriggere lo scalogno a fettine sottili in una padella con poco olio e, una volta dorato, unite le noci, lasciando insaporire a fiamma bassa per un paio di minuti. Aggiungete i gamberetti e spegnete il fuoco.
Cuocete al dente le mezze penne in acqua bollente salata. Scolatele e conservate un cucchiaio di acqua di cottura. 
In una ciotola, sbattete l'uovo con il curry, un pizzico di sale e di pepe.
Rimettete sul fuoco la padella con noci e gamberetti, unendo subito la pasta e l'acqua di cottura. Fate insaporire un minuto, quindi aggiungete l'uovo e togliete dal fuoco, mescolando. 



If somebody were ask me what is my worse defect, I surely would answer that I'm hopelessly distracted: every morning, before going out, I always spend 10 minutes looking for my keys, time card, mp3 player or lunch basket. Once, I went out wearing slippers and once I forgot my car near  friends house for a week-end ... thinking that someone had stolen it.
When I do shopping to the supermarket, I give the best of myself: I forget at home the shopping list, I write an incomplete list or I do not read what I've written. So, yesterday I thought to have some cooking cream in my pantry and I wanted to cook pasta with shrimps and cream. I started to cook my pasta, but ... surprise: I've never bought cream :(. So, I've found a creative solution ...

Ingredients for 2:

160 gr. of pasta
5 big  walnuts
1/2 shallot
about 50 gr. of blanched shrimps
1 egg
indian curry
olive oil, salt, pepper

Slice shallot and browned it in a pan with few oil. Add chopped walnuts and stir-fry for about 2 minutes, then add shrimps and remove from heat.
Cook pasta in boiling salted water, then drain it and save a tablespoon of water.
Beat the egg with curry, a pinch of salt and pepper.
Put your pasta into the pan with walnuts and shrimps, heat all together for a minute and complete with egg (egg cream must be heated for few seconds).

martedì 5 febbraio 2013

Garganelli all'uovo con crema di scalogno, radicchio e prosciutto crudo


Da qualche anno a questa parte mia madre si è data alla ricettazione di riviste: moda, gossip, settimanali di attualità, persino La Settimana Enigmistica. Costo dell'attività: zero. Ogni due o tre settimane rincasa con bustoni pieni di giornali provenienti da non ben precisati amici e vicini di casa. Considerazione numero uno: a dispetto della crisi economica, in giro dev'essere pieno di shopaholic e feticisti della carta. Considerazione numero due: mia madre è l'inconsapevole fondatrice di una sorta di club di scambisti. Il meccanismo è semplice: ogni membro del club manifesta interesse per un contenuto particolare, setaccia accuratamente il giornale ed asporta le pagine d'interesse. Dopodiché lo passa ad altri membri, che proseguono con la chirurgica mutilazione.Tutto ciò per dire che la ricetta illustrata di seguito trae origine da questo folle smercio e rappresenta un'alternativa semplice e gustosa al solito sughetto. 

Ingredienti per 4 persone:

280 gr. di garganelli all'uovo
7-8 foglie di radicchio
7 fette sottili di prosciutto crudo
1 piccolo scalogno
4 cucchiai di latte intero
3 cucchiai di vino bianco
1 cucchiaio abbondante di parmigiano grattuggiato
1 rametto di rosmarino
olio d'oliva, sale, pepe

Per prima cosa, sbucciate lo scalogno, tagliatelo a metà e cuocetelo a vapore fino a renderlo molto morbido anche internamente. 
In una padella, fate scaldare 2 cucchiai d'olio e rosolate per circa 3-4 minuti le foglie di radicchio tagliate a listarelle. Inumiditele con il vino bianco e lasciatelo evaporare. Unite poi il prosciutto (anch'esso tagliato a striscioline) e fatelo sfrigolare un paio di minuti. 
Mettete in un frullatore lo scalogno cotto, il latte, il parmigiano, qualche ago di rosmarino, un pizzico di sale e di pepe. Frullate sino ad ottenere un composto denso. 


Cuocete i garganelli al dente in acqua salata, scolateli e conservate un cucchiaio dell'acqua di cottura. Passate poi la pasta in padella con radicchio e prosciutto, inumidendo con l'acqua e completando con la crema di scalogno. Insaporite bene il tutto (bastano un paio di minuti), togliete dal fuoco ed impiattate, decorando con il rosmarino avanzato e, volendo, un po' di pepe.

 
For some time now, my Mum’s favourite hobby is magazine exchange: gossip, news, fashion … even crossword. She is the unaware founder of a sort of exclusive club. Each member has a different interest, but they are all involved in finding free used magazines. Everyone keeps for himself the part of the magazine in which he is interested. My mum loves kitchen insert, so I’ve read hundreds of good recipes taken from magazines. Egg pasta with radicchio, raw ham and shallot cream is one of my favourite.

Ingredients for 4: 


280 gr of egg pasta (short size)
7-8 leaves of radicchio
7 thin slices of ham
1 small shallot
milk, 4 tablespoons
white wine, 3 tablespoons
grated Parmesan cheese, 1 tablespoon
1 sprig of rosemary
olive oil, salt, pepper



Peel  shallot, cut in half and cook with steam until it is very soft, even internally.
In a skillet, heat 2 tablespoons of olive oil and saute radicchio cut into strips  for about 3-4 minutes.
Moisten with white wine and let it evaporate. Then add the ham cut into strips and let it sizzle a couple of minutes.
Put in a blender the cooked shallot, milk, Parmesan cheese, a few needles of rosemary, a pinch of salt and pepper.
Whisk until the mixture is thick.

Cook pasta in salted water, drain and save a tablespoon of water.

Saute pasta in a pan with radicchio and ham, moistening with water and shallot cream. Flavor everything (a couple of minutes), remove from heat and serve, garnishing with rosemary and, if you want, a pinch of pepper.

venerdì 1 febbraio 2013

Mastering the Art: quiche lorraine di Julia Child

Mesi fa mi fu regalato questo:

Mastering the Art of French Cooking - Julia Child

Subito (come al mio solito), mi ripromisi grandi cose, cose del tipo "ora mi metto lì e me lo traduco pagina per pagina, poi replico ogni ricetta a casa". Bendata, a testa in giù su un trampolino sopra una piscina di piranha. Certo, certo. Poi la mia psiche ha fatto i conti con il principio di realtà e ho deciso che, ogni volta che avrò un po' di tempo e un po' di voglia, sceglierò un piatto, tradurrò la ricetta e la riproporrò qui sul blog.

La prima ricetta di Julia Child che ho deciso di sperimentare è la quiche lorraine o, detta in altra maniera, torta salata francese a base di pasta brisée, uova e pancetta. Ho voluto fare le cose per bene, preparandomi anche la pasta brisée in casa e scoprendo che non è così difficile come sembra.

Pasta brisée

La ricetta originale di Julia Child prevede l'uso di:

circa 140 gr. di farina (5 once)
85 gr. di burro (3 once)
28-30 gr. di "vegetable shortening", grasso vegetale o, più semplicemente, margarina vegetale
circa 60 ml d'acqua ghiacciata (3 to 4 1/2 Tb)
circa 2 grammi di sale (1/2 teaspoon)
un pizzico di zucchero (1/8 teaspoon. Opzionale)

Il procedimento consiste nel lavorare rapidamente tutti gli ingredienti solidi in una ciotola capiente, fino ad ottenere un ammasso di grosse "briciole".


 Amalgamate poi con l'acqua. Bisogna essere veloci perché il burro deve ammorbidirsi senza sciogliersi eccessivamente. Io ho barato, affidandomi alla ricetta nella versione proposta da Giallo Zafferano, che esclude la margarina.
Una volta ottenuto un panetto liscio e compatto di pasta, lasciatelo riposare almeno un'oretta in frigo, avvolto in pellicola trasparente.

 
Riprendete il vostro panetto e posizionatelo al centro di un piano ben infarinato. Infarinate anche il mattarello e cominciate a tirare la pasta, muovendola spesso di modo che non si attacchi alla superficie di supporto. Ottenuta una pasta sottile, passate alla preparazione del ripieno:

1 scatoletta di bacon a cubetti (3 to 4 ounces = circa 114 gr., o 6-8 fette di medio spessore)
9,5 dl d'acqua (1 quart)
3 uova, o 2 uova ed un albume
circa 400 ml di panna (1 1/2-2 cup), o metà panna e metà latte
2 grammi di sale (1/2 teaspoon)
pepe
noce moscata
da 15 a 30 gr. di burro (1 to 2 Tb) a tocchetti molto piccoli

Cuocete a fuoco lento il bacon nell'acqua per 5 minuti, poi sciacquate con acqua fredda ed asciugate nella carta assorbente. Quindi fate dorare in una padella. Utilizzando il bacon a cubetti delle scatolette, ho preferito saltare il passaggio della cottura in acqua.
Sbattere le uova, la panna, il latte e le spezie in una ciotola. Io ho utilizzato della panna da cucina leggera, tagliandola con il latte, ma immagino che Julia avesse in mente della vera panna fresca, decisamente più consistente.

 
Passate un po' di burro su di una teglia rotonda, quindi rivestite con della carta da forno. Disponetevi la pasta brisée, bucherellatela e cospargetela con dei fagioli crudi (non essendo attrezzata, ho utilizzato del riso).


Cuocete in forno caldo a 190 gradi per circa 15 minuti. Togliete quindi dal forno ed eliminate i fagioli. Rovesciate quindi il composto di uova ed il bacon, completando con i tocchetti di burro (io ho drasticamente ridotto le dosi, ritenendo che la mia quiche fosse già sufficientemente sostanziosa). Rimettete tutto in forno e cuocete per altri 20-25 minuti circa.


... la quiche è pronta!


Qualche osservazione: 1- avrei dovuto rifinire meglio i bordi, magari rifilandoli un po' di più; 2- l'uso di molto latte e della panna light hanno reso la quiche piuttosto chiara all'interno, mentre in genere assume un colore più dorato; 3- forse avrei dovuto montare un po' il composto di uova, in modo da far gonfiare meglio la torta (ma credo che lo spessore ridotto sia anche qui dovuto alla mia scelta di usare molto latte e poca panna);  4- la pasta brisée fatta in casa è qualcosa di spettacolare, nulla a che vedere con quella confezionata.

Beh, che dire ... Bon Appétit!!!


Un aiutino per convertire le unità di misura anglosassoni ...