domenica 30 giugno 2013

Gazpacho: buono, fresco, leggero


Prosegue il mio folle proposito della dieta. In due settimane ho stoicamente declinato un buffet pre-nozze ed una torta della mamma ("dietetica", a suo dire, poiché priva di burro ... per mia madre lo zucchero non fa ingrassare). 
Per rendere il tutto un filo meno triste, ogni tanto mi concedo un piatto light capace di incontrare perfettamente i miei gusti. Il mio must, provato per la prima volta in un grazioso ristorante all'aperto nel cuore di Granada, è sicuramente il gazpacho, tipica zuppa fredda andalusa a base di verdure crude. Molti inorridiscono al pensiero, ma sul gazpacho non tollero proprio certe reazioni: è buono, punto e fine.
La mia versione:

Ingredienti per 2 persone:

2 pomodori tondi maturi
1/2 peperone rosso
1/2 cetriolo di medie dimensioni
1/4 di cipolla rossa
1/2 spicchio d'glio (opzionale per i fighetti)
25 gr. di pane integrale
1 cucchiaino di aceto di vino rosso
acqua fredda
sale
pepe
peperoncino
erbe aromatiche a piacere


Incidete con un coltello la buccia dei pomodori (io pratico un segno a forma di croce senza affondare il coltello) e sbollentateli per un paio di minuti in acqua bollente. Sbucciateli e tagliateli a tocchetti dopo averli privati dei semi.
Immergete il pane integrale in una ciotola con 2 cucchiai d'acqua ed un cucchiaino di aceto.
Sbucciate il cetriolo e tagliatelo a rondelle.
Pulite il peperone eliminando il picciolo ed i semini, tagliandolo quindi a piccoli tocchetti.
Affettate aglio e cipolla, quindi traferiteli in un mixer con le altre verdure ed il pane strizzato per eliminare l'acqua in eccesso. Unite anche le erbe selezionate (io ho messo solo un po' di basilico, ma non ci vedrei male l'erba cipollina) ed il peperoncino, sale e pepe. 
Cominciate a frullare, aggiungendo poco alla volta l'acqua fredda, fino a raggiungere una consistenza semi-liquida (o la consistenza che preferite!). Una volta ottenuto il risultato voluto, aggiustate di sale e di pepe.
Il gazpacho può essere servito con dell'uovo sodo sbriciolato in superficie, crostini di pane all'olio e quant'altro. Per ovvie ragioni, la sottoscritta si è limitata ad un paio di fette di pane integrale. 


domenica 23 giugno 2013

Fave e pancetta: la crema che spacca


E' ufficiale: sono a dieta. Di nuovo. Ho cominiciato con questa specie di tortura circa una settimana fa, ma ho dedicato il periodo precedente ad una lunga meditazione per salutare buona parte dei miei esperimenti culinari. Un arrivederci, naturalmente. Ho trascurato il blog di cucina e me ne scuso, ma cercherò di farmi perdonare andando in cerca di ricette leggere da proporre (anticipo che si tratterà di un'impresa ardua, data la severità del mio TEMPORANEO -niente scherzi, eh!- regime alimentare). Nel frattempo rimembro i vecchi tempi con una gustosissima ricetta a base di fave (uno dei pochi elementi utili a segnalare il passaggio della primavera 2013), ispirata ad un post scovato sul blog Pan con l'olio, recente ottima scoperta. Le mie modifiche sono poche, dettate esclusivamente dal gusto personale.

Per 2 persone:

150 gr di fave già sgusciate (il peso con tutta la buccia era poco più di 500 gr)
1/2 cipolla bianca affettata sottilmente
500 mil di brodo vegetale
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai d'olio d'oliva
circa 70 grammi di cubetti di pancetta

crostini (o fette di pane a pasta dura)
peperoncino



In una pentola fate soffriggere aglio e cipolla. Eliminate poi l'aglio, aggiungete le fave e gli aghi di rosmarino. Fate insaporire bene per cinque minuti.
Coprite le fave con 400 ml di brodo e cuocete a fuoco basso per circa quaranta minuti, rabboccando con il brodo avanzato di tanto in tanto per non far asciugare troppo. Al termine della cottura le fave dovranno essere morbidissime e immerse in poco brodo, che faciliterà il passaggio successivo al mixer.
Fate dorare la pancetta in una padella (senza olio!) e trasferitela su fogli di carta assorbente.
Scaldate i crostini in forno o, se utilizzate le fette di pane, su di una griglia, spolverizzando con un pizzico di peperoncino (se non dovete fare vita sociale, potete pure strofinarci l'aglio).
Frullate le fave sino ad ottenere una crema. Se siete precisini, potete pure filtrare usando un passaverdure, così da ottenere una salsa molto liscia ed omogenea (io c'avevo una fame mai vista. E, siccome non sono una food stylist, me 'so magnata tutto senza badare molto all'aspetto). 
Impiattate, decorando con la pancetta, i crostini e, volendo, altro rosmarino. 

E fidatevi che spacca.