martedì 28 agosto 2012

So nice: Julie & Julia


Tempo fa accennai all'intenzione di guardare Julie & Julia, il film del 2009 su Julia Child diretto da Nora Ephron. Per chi non lo sapesse, Julia Child è colei che ha portato la civiltà nelle case degli americani, mostrando loro il vasto mondo della cucina francese.
Premetto che non sono brava con le recensioni. Ma anche se questo post dovesse uscire uno schifo, vi prego di guardare il film, perchè ne vale veramente la pena. 


Le tappe fondamentali della vita e del successo di Julia si alternano alla quotidiana realtà di Julie, trentenne newyorkese precaria, con un impiego insoddisfacente, amiche odiose ed Eric, l'adorabile marito che fa da contrappeso. Ogni mattina Julie si sveglia e raggiunge il "cubicolo", un minuscolo ufficio pubblico dal quale riceve centinaia di chiamate di cittadini americani insoddisfatti, arrabbiati, disperati o semplicemente maleducati. Le ex compagne di college si divertono ad organizzare brunch settimanali che, regolarmente, si trasformano in una gara di popolarità dalla quale Julie, un tempo studentessa universitaria brillante, risulta puntualmente esclusa. 
Finché un giorno, su suggerimento di Eric, Julie decide di aprire un blog e di fissare un obiettivo: 365 giorni di tempo per provare a preparare tutte le 524 ricette della monumentale opera di Julia Child, Mastering the Art of French Cooking. Tra alti e bassi, successi e delusioni, l'impresa consentirà a Julie di riacquistare fiducia e cambiare completamente la visione della propria vita.


A parte il fatto che il personaggio di Julie presenta analogie a dir poco inquietanti con la sottoscritta (il caratteraccio e la tendenza ad "impazzire" quando le cose non vanno come dovrebbero, conoscenti simpatiche come verruche che passano il tempo ad autoincensarsi, un lavoro distante anni luce dalle aspettative post-adolescenziali e via dicendo), il film riesce ad essere al contempo leggero e commovente, strappando risate e mezza lacrimuccia di tanto in tanto. Insomma, non può non piacere a chi come me ama la cucina, ma neppure a chi crede che lo scopo di un blog sia, in primis, quello di aiutare a coltivare un interesse sincero.

1 commento:

Grimilde ha detto...

L ho visto anche io, molto carino!